TOC TOC

Hanno appena bussato da questa immaginaria porta ma non è una fantasia. Sono vigile. Il tocco è deciso e delicato al tempo stesso.

È l’inizio di un nuovo anno, l’illusione di una nuova vita.

Un inizio che accogli con paura ma anche con la consapevolezza che ti farà che ti farà crescere e crescere vuol dire anche mettersi in gioco senza sottrarsi mai nemmeno dinanzi la più dura delle sofferenze perché in essa vi è racchiusa la risposta, ma non la culla per la nascita della cattiveria che spesso e volentieri ci portiamo dentro come un monolite che ogni giorno diventa sempre più pesante e del quale facciamo sempre più fatica a liberarci.

Iris Belluoccio

Vorremmo imparare a tenere tutto sotto controllo ma la mente che mente sa persuaderci, sa ingannarci come meglio crede perché noi, inconsciamente, le abbiamo dato questo enorme potere, l’utopia di ripulirci dai nostri peccati senza renderci conto che stiamo solo trovando un escamotage per dissuadere noi stessi dai nostri doveri morali e non.

“Tutto ciò che ti succede è perché ti deve succedere e se ti succede è anche perché sei predisposto a superarlo”.

Più che bravi a superarle le cose dovremmo diventare bravi a capirle o almeno tentare di comprenderle senza scappare.

Anno dopo anno non diventiamo più esperti ma solo accumulatori di errori che ci portano a fare i conti con noi stessi e fare i conti con noi stessi non è facile perché guardandoci allo specchio non vediamo dati di fatto ma pensieri, dubbi, sogni e a volte incubi che ci logorano più di quanto dovrebbero.

E così dopo aver valutato, dopo essere stati baciati da questo nuovo ma stesso sole che adesso sembra più caldo e suadente ci lasciamo raccogliere da questa ventata d’aria fresca chiamata “speranza”, meravigliandoci del fatto che siamo ancora quì, siamo ancora vivi, il nostro cuore batte ancora e ancora possiamo essere persone migliori, meno di domani ma più di ieri.

Possiamo ancora regalare un sorriso.

Possiamo ancora essere leggeri e trasmettere questa leggerezza, figlia della libertà, quella libertà che ha il valore più alto nella scala dei valori.

E poi possiamo ancora stupirci, ma soprattutto possiamo ancora stupire.