FMPI SI E’ PRESENTATA A TRENTO CON LA GUIDA DI SALVATORE GRIMALDI

Lavoro, imprese, economia, dialogo sociale queste sono la parole chiave che intendono essere alla base della presenza di FMPI a Trento e che sono state illustrate e spiegate nel corso di un incontro, presieduto dal segretario regionale Salvatore Grimaldi, tenutosi a Trento presso il museo dell’Aereonautica Gianni Caproni alla presenza di un folto pubblico di imprenditori e di rappresentanze istituzionali come Salvatore Panetta, assessore del Comune di Trento, e Roberto Paccher, presidente del Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige.

FMPI è un organismo di rappresentanza datoriale che ha come scopo di mettere insieme, coinvolgere ed assistere – ha spiegato la presidente nazionale di FMPI Antonina Terranova – il mondo delle medie, piccole e micro imprese unitamente al mondo delle libere professioni “.

La Federazione è nata solo nel 2019 ma ha avuto una crescita notevole garantendo la propria presenza in 16 regioni d’Italia con 65 sedi operative e-ha continuato Terranova- anche nel periodo pandemico ha saputo consolidare la propria azione a supporto e sostegno delle aziende, spesso vittime anche di una burocrazia oppressiva, sia a livello locale che a livello centrale“.

“Ho intenzione di rappresentare, senza immaginare di fare alcuna concorrenza, – ha precisato il segretario regionale Salvatore Grimaldi- il sistema delle piccole e medie imprese trentine attraverso un costante e costruttivo dialogo sociale coinvolgendo l’intero tessuto socio economico ed istituzionale”

L’incontro è stata l’occasione per una profonda riflessione, sul ruolo delle associazioni di rappresentanza e sulle loro reali capacità di tutelare e dare voce al mondo della piccola e micro impresa, tenuto conto che la rappresentanza tradizionale ha, da tempo, scelto di rappresentare solo il sistema delle grandi imprese.

Il presidente Paccher ha evidenziato come le media imprese costituiscano “il 90% del tessuto economico italiano che, su scala regionale, diventa una percentuale ancora superiore. Perciò ben vengano organismi come FMPI ad arricchire di nuova linfa il tessuto economico locale”

L’assessore Panetta ha voluto, non solo portare i saluti del Sindaco, ma anche “rassegnare ad FMPI la propria volontà di lavorare in sinergia per il bene della città di Trento”.

Un intervento di assoluto rilievo è stato svolto da Enrico Chistè, amministratore delegato della società Steldo, che ha evidenziato come “sia necessaria una politica sempre più attenta ai bisogna dell’impresa che non ha avversari o antagonisti, ma solo soggetti ai quali chiedere collaborazione confronto”.

Di particolare interesse è stato l’intervento di Walter Alotti, segretario generale della Uil in Trentino, che ha accettato di buon grado la sfida del dialogo nell’interesse dei lavoratori e dell’intera comunità locale. 

Salvatore Grimaldi, Antonina Terranova, Nicola Di Iorio

Il convegno è stato concluso dal vicepresidente nazionale di FMPI, Nicola Di Iorio, che ha evidenziato come “il Trentino Alto Adige assuma un ruolo fondamentale per l’Italia essendo un vero ponte verso l’Europa. Inoltre– ha continuato Di Iorio- FMPI non vuole solo erogare servizi ma anche essere un modello di rappresentanza vera del mondo delle piccole e medie imprese. Pertanto va rilanciato, ad ogni livello istituzionale, l’appello di allentare i lacci della burocrazia che affoga il sistema imprenditoriale impedendogli, a volte, di presentarsi in maniera competitiva sui grandi mercati e di innovare sempre di più il settore della formazione, in tutte le sue forme, anche attraverso l’esperienza degli ITS”

Una sensazione è sembrata emergere con forza. Trento è una città che ha riconsegnato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la consapevolezza di quanta storia è transitata sotto il cielo azzurro italiano e di come, a questa storia, abbia contribuito questa città, insieme a tante altre del nord italiano. Questa, quindi, è una storia comune che ha il sapore ed il profumo dell’unità e del comune interesse di condividere un unico destino nazionale.

È da questo che non si potrà scappare nelle prossime scelte, ad ogni livello di confronto e dibattito istituzionale!