SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO TRA FMPI E CONFEURIMPRESE

Da sinistra, Giuseppe Fontanarosa, Antonio Iodice, Luca Agnesino, Nicola Di Iorio e Nicola Zarrella

La Federazione Medie e Piccole Imprese e la Confederazione Italiana delle Associazioni d’Imprese hanno sottoscritto, il 14 settembre a Bergamo, un accordo di collaborazione federativo per realizzare obiettivi comuni nel campo della rappresentanza e tutela degli interessi del mondo dell’imprese italiane.

Il protocollo è stato sottoscritto, su delega del presidente nazionale Antonina Terranova, da Nicola Di Iorio e Antonio Iodice, presidenti aggiunti di FMPI, accompagnati da Giuseppe Fontanarosa, componente dell’Ufficio di Presidenza, da Luca Agnesino e Nicola Zarrella, presidente e vicepresidente di Confeurimpresa.

Con questo accordo FMPI e Confeurimpresa, nel prendere atto che FMPI è un’Associazione sindacale a carattere nazionale, così come riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si impegnano a rafforzare il proprio insediamento sul territorio nazionale già presidiato da FMPI con 50 sedi e da Confeurimpresa con13 sedi.

Il protocollo – sostengono i firmatari- cristallizza la comune volontà di consolidare le rispettive presenze in uno spirito di forte collaborazione non solo ampliando la gamma di servizi da mettere a disposizione degli associati ma anche nel rispetto delle vocazioni e delle autonomie dei singoli organismi come del resto gli stessi statuti dei due organismi prevedono, poggiando essi sul comune valore federale”.

L’accordo consentirà di valorizzare e raggiungere gli obiettivi della rappresentanza datoriale – continuano i rappresentati di FMPI e Confeurimpresa – e di assurgere ad elementi sempre più portanti e centrali sui vari livelli, regionali, nazionali e confederale, nell’ambito del sistema delle relazioni industriali, attraverso l’attività  di rappresentanza degli interessi datoriali in generale, attraverso, anche e soprattutto, la presenza negli enti bilaterali, di cui FMPI è già socio, nelle commissioni, nei consigli camerali, negli organismi di controllo e certificazioni, e, ancor di più, nei tavoli di confronto e di composizione delle crisi aziendali, nonché nei luoghi in cui si firmano degli accordi interconfederali, nazionali e territoriali, e dei contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali”.

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