Prima puntata del 71° Festival di Sanremo, il festival della speranza

ImpresInforma ha deciso di seguire, con lo stile informale e ironico che gli è proprio, il Festival di Sanremo, non tanto perchè la musica fa parte degli interessi della gran parte degli italiani, ma soprattutto perchè questo è un Festival particolare. In un anno in cui il Covid-19 ha mietuto vittime e disperazione, arrestando l’economia del Bel paese, insieme a quelle degli altri europei e mondiali, siamo, tuttavia, alla vigilia di una campagna di vaccinazione su larga scala che concede la speranza dell’uscita dal tunnel di un incubo che al momento non ha fine. Insieme alla speranza del vaccino, ImpresInforma vuole aggiungere un acceleratore di leggerezza, che pur serve per far ripartire economia e volontà. La penna arguta e intelligente di Clara Gambino riesce a presentare un fenomeno edonistico nella sua giusta chiave interpretativa. (NDI)

Ieri sera ha preso avvio la prima puntata del festival di Sanremo.

Puntuale ed elegante come sempre e sorprendentemente, cosi come giusto che sia, vuoto.

Senza platea, senza pubblico.

Ma non abbiamo potuto non notare gli applausi registrati, quanto dichiarato già agli inizi della serata, dallo stesso Amadeus.

Seppur non abituati a questo, abbiamo avvertito da casa, meno la sensazione del silenzio e del vuoto delle sedute sgombre.

Un Amadeus emozionato per aver letto una lettera che, in certo modo abbia voluto giustificare, dopo giorni di commenti che giravano tra i social e addirittura l’hashtag Io non vedo Sanremo, della sua presenza e della messa in scena del festival:

Clara Gambino

“ Ho pensato a quello che so fare, il presentatore, non posso risolvere i problemi di chi ha perso il lavoro, non posso proteggere il Paese dal contagio, posso solo inventare ed improvvisare con il mio amico Fiorello, uno show che regali alla gente un po’ di leggerezza e di divertimento”.

E diciamola tutta che, lo è stato. Hanno lavorato per mettere in scena il solito festival a cui siamo abituati a vedere.

Incorporando però, la realtà che è di oggi, senza nasconderla, basti notare l’orchestra che non ha mai abbassato la mascherina, prima di tutto perché la legge attuale per le norme anti- Covid prevede questo obbligo ma, l’ho voluta anche interpretare come simbolo di rispetto a chi la porta, incessantemente tutto il giorno per lavoro o come i bambini che la indossano a scuole durante le ore di lezione.

E in questo senso la RAI la lezione ce l’ha data.

La prima kermesse di Sanremo è sempre perlustrativa in quanto, a chi è abituato a vederlo da qualche anno, deve notare i cambiamenti apportati, come la presenza della famigerata scala, seppur ridotta, una scenografia futuristica, la presenza costante del simbolo della città ligure, quali i fiori, ceduti su di un carrello e quindi senza contatto ma, il gesto è rimasto consolidato ed il logo di SANREMO 2021 che, sembra essere poggiato sui colori della nostra bandiera, abbandonato ad essa come a voler consacrare il fatto che, mai come questo anno, il festival è italiano e dovrà servire per la ripresa del Paese e rialzare il settore dello spettacolo che, a distanza di un anno non ha mai riaperto.

Perché l’Italia è anche Sanremo.

Alcuni valletti della serata, al momento, sono stati confermati, come la presenza di Matilda De Angelis, il calciatore milanista Ibrahimovic,  non nego che a tratti, scherzosamente, sono stata preoccupata dell’incolumità di Amadeus, e la presenza della teatralità e disinibizione di Achille Lauro che, per  cinque sere ci regalerà esibizioni e spettacolo , lanciando messaggi all’umanità interpretando il mistero della vita.

Tra gli ospiti della prima serata abbiamo conosciuto l’infermiera simbolo della lotta al Covid,  Alessia, emozionata e coraggiosa.  Attraverso di essa è avvenuto il ringraziamento per tutto il personale medico e paramedico per quanto hanno fatto e che continuano a fare.

Le stars della serata, seppur non presenti, sono stati proprio loro.

Abbiamo assistito al medley di Loredana Bertè, tornata all’Ariston dopo ben 2 anni dalla sua partecipazione come concorrente.

Anche se personalmente la non vittoria del 2018 me la sarei legata al dito ma lei, è Loredana Bertè e non è vero che non è una signora.

Ed infine abbiamo assistito all’esibizione della banda musicale della Polizia di Stato, per la prima volta a Sanremo che, ci ha dimostrato che la musica può essere un valore artistico ma anche un elemento di comunicazione aggiuntivo,  istituzionale e sociale, in grado di coinvolgere culture, lingue e anche generazioni diverse.

Insomma, the show must go on, lo spettacolo deve continuare.

Anche con il Covid, la musica deve andare avanti ed essere supportata.

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