Terza puntata del Festival di Sanremo: la serata delle cover e dei duetti della canzone italiana

Lo show di Achille Lauro e Emma Marrone

Ieri sera si è conclusa la terza puntata della diretta tv del festival sanremese.

Tra ritardi, audio in tilt, si è messa in scena una piacevole serata di intrattenimento.

Ad oggi i dati della terza serata sono ancora in fase di aggiornamento ma, lo share fino a ieri è intorno al 42%.

Quella di ieri sera è stata la puntata che andrebbe definita come una delle più importanti per la classifica perché, quella delle cover, includerà il voto dei coristi e dell’orchestra di Sanremo.

Una votazione che in molte occasioni ha dato la spinta per arrivare sul podio della serata finale della gara canora.

L’inizio ha voluto il ricordo di Lucio Dalla, ieri, 4 marzo, giorno del suo compleanno e famosa la sua canzone 4 marzo 1943, interpretata dalla band pugliese, i Negramaro e presentata proprio a Sanremo la prima volta.

L’introduzione di Fiorello, da comico, è stata quella di discutere delle dimissioni del segretario del Pd avvenute ieri attraverso un Twitter “io mi ero limitato a dire <Una poltrona senza culo è come Zingaretti senza la D’Urso>  e lui che fa? Si dimette?”.

Successivamente la gara prende subito avvio, in quanto ieri sera hanno dovuto cantare tutti e 26 i concorrenti.

Per la serata dei duetti, molti artisti sono saliti sul palco con la spilletta della campagna ‘I diritti sono uno spettacolo’, con il simbolo della funzione ‘play’.

E molti hanno preferito indossare degli abiti di scena e da casa ovviamente ci siamo interrogati sullo stile indossato.

Ma a tutto c’è una spiegazione.

Ma non sono mancate le ospitate made in Italy come la top model Vittoria Cerreti in top ten tra le modelle più ricercate al mondo e, quello dell’attrice e scrittrice italiana Antonella Ferrari, affetta da sclerosi multipla e madrina consolidata proprio dell’ AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

Essere li, all’Ariston, quanto affermato dalla stessa, è stata una boccata di ossigeno dopo il fermo di ormai un anno dai palcoscenici a causa della pandemia.

Dopo circa due ore dall’inizio della trasmissione, ha fatto ingresso in scena anche il calciatore ospite di questa edizione 2021, Zlatan Ibrahimovic che, racconta della sua disavventura in autostrada e del ritardo causato da un brutto incidente verso la strada che lo avrebbe condotto nella città ligure (nella seconda puntata è stato assente in quanto il suo Milan disputava una partita e ha voluto esserci seppur come spettatore).

Il calciatore svedese ha avuto la fortuna di incontrare un motociclista e di farsi dare un passaggio all’Ariston.

Senz’altro il conducente sarebbe dovuto essere un tifoso della sua squadra.

Se Zlatan non va da festival, festival va da Zlatan (cit).

Molto sentito è stato l’invito fatto al calciatore Sinisa Mihajlovic, definendolo “un gladiatore” per aver affrontato in poco tempo e con un coraggio e grinta che pochi avrebbero avuto, un male che, in molti casi, non lascia scampi come quello della leucemia, da cui lui ne è uscito vittorioso.

Abbiamo visto un momento di scambi di confidenze e chiacchiere tra amici, è stato come vederli al bar, intenti a prendersi un caffè.

E di questi tempi abbiamo apprezzato la scena.

In questa terza puntata lo sport è stato rappresentato anche da quello paralimpico italiano con, la presenza del campione Donato Grande, calciatore di Powechair Football (il calcio in carrozzina).

Ieri sera si è voluto, quindi, sensibilizzare l’attenzione ma soprattutto l’abbattimento di qualsiasi barriera architettonica che rendono difficili la vita di coloro che sono affetti da una qualche disabilità.

“Ricordiamocelo quando parcheggiamo l’auto all’angolo della strada, bloccando le discese per le sedie a rotelle”, rammenta Amadeo (cosi chiamato da Orietta Berti anche in diretta).

Ed infine il terzo quadro di Achille Lauro che, ieri sera ha interpretato una statua vivente con la canzone Penelope, accompagnato dalla presenza della cantante Emma Marrone e dell’attrice Monica Guerritore

Clara Gambino

“Dio benedica gli incompresi”.

Ed ieri il festival oltre che gli incompresi ha voluto rendere omaggio anche alla nostalgia degli anni trascorsi, ricordando pezzi della musica italiana dagli anni ’60 al 2000 come la reunion dei Neri Per Caso o canzoni di  Jovanotti,  la presenza di Manuel Agnelli e Daniele Silvestri.

Ieri il festival ha accontentato tutte le generazioni, facendoci rivivere, seppur per pochi attimi, ricordi della nostra vita, di quando il Covid non si era ancora intrufolato nella nostra quotidianità, nel presente.

Senza però, farlo intromettere e contagiare il nostro passato.

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