G20, Presidenza italiana: occasione da non perdere!

Questo anno nefasto si avvicina alla sua conclusione con quella che potrebbe rivelarsi una grande opportunità di rivalsa per il nostro Paese. L’Italia avrà infatti la presidenza del G20 fino a dicembre del prossimo anno.

Federico Malcotti

L’Italia guiderà dunque il forum dei Capi di Stato che affronta le questioni più rilevanti dell’economia mondiale, e questa circostanza potrebbe finalmente dare alla nostra penisola la possibilità di migliorare la nostra economia e aumentare la nostra influenza nell’Unione Europea.

Non bisogna però dimenticare che questa opportunità rappresenta anche una grande responsabilità: il G20 dovrà  gestire gli effetti della globalizzazione e le mutazioni del mercato internazionale, favorire la crescita, tenendo tuttavia in considerazione la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione delle emissioni. Il compito più arduo sarà riuscire a convincere gli Stati membri che esistono dei vantaggi nel trovare soluzioni comuni ai problemi globali, impresa non facile a giudicare da come è stata gestita l’emergenza sanitaria.

Il virus sembra però aver insegnato qualcosa ai capi di Stato, visto che una delle questioni prioritarie per il G20 nel 2021 sarà la digitalizzazione delle professioni per far fronte a future situazioni d’emergenza.

Un’altra grande sfida che l’Italia dovrà affrontare sarà coniugare gli interessi delle varie super-potenze, per le quali il mercato internazionale altro non è che un campo di battaglia.

Pietro Benassi, consigliere diplomatico del premier Conte, ha annunciato che la presidenza italiana si baserà su tre pilastri: persone, pianeta e prosperità.

La prima parola si riferisce alla promessa di rendere più facilmente attuabili le esportazioni di cure mediche nei Paesi più bisognosi; la seconda si riferisce alla presa di posizione riguardo ai cambiamenti climatici e alla collaborazione tra G20 e Cop26, la Conferenza sui cambiamenti climatici, che nell’appuntamento di Milano dell’autunno 2021 per la prima volta vedrà i giovani tra i 18 ed i 29 anni avere un ruolo attivo; la terza si riferisce alla necessità facilitare il più possibile la digitalizzazione e l’arrivo sul mercato internazionale delle medie, piccole e micro imprese.

In conclusione: osservando il calendario del G20 per l’anno prossimo, sembra che sia chiaro a tutti quali sono gli argomenti da trattare per favorire un ritorno alla normalità e magari anche un miglioramento rispetto al periodo pre-pandemia: i governi di tutto il mondo, in primis il nostro, dovranno assicurarsi di prendere delle decisioni che possano dare il via ad una ripresa economica in un mondo in continua evoluzione.

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